Villa Jacona della Motta fa parte di un complesso di ville e parchi realizzati tra il Seicento e il Novecento nelle adiacenze del Convento di Santa Maria di Gesù, testimonianza del benessere e degli interessi culturali della nobiltà del tempo, luoghi di rifugio durante il terremoto del 1693 dei tumulti del popolo del 1799. Pare che quasi tutta l’ ampia pianura intorno al complesso conventuale fosse suddivisa in poche grosse tenute appartenenti per lo più alle famiglie Fanales e Crescimanno. Attraverso i secoli si costituì un vero e proprio sistema di ville che, per vastità e qualità del costruito e della flora ricca di essenze esotiche e rare, gareggiava con Palermo e non aveva confronti con altre città,anche più grandi e popolosi, dell’ isola di Sicilia.
L’attuale Villa Jacona della Motta, che si trova nelle vicinanze di Villa Patti, rappresenta uno dei più interessanti esempi di questa storia complessa e affascinante. Forse originariamente appartenuta ai Crescimanno, passò in proprietà della famiglia Di Martino che, nella persona di Nicolò Di Martino, nel 1886 fece realizzare un progetto di ristrutturazioni dell’ edificio con il singolare rivestimento del progetto, da “eseguirsi in creta cotta” dal celebre plasticatore e disegnatore prof. Gioacchino Alì (Caltagirone 1838-post 1900).
Il progetto della “Palazzina”, ancora oggi custodito dai proprietari della villa, mostra un elegante configurazione su due piani imperniata sulle vaste sale ottagonali al primo e al secondo piano. Per qualche ignoto motivo il progetto non fu esattamente attuato e vennero apportati dei cambiamenti, infine migliorativi, che portarono alla realizzazione dell’ elegante scalone a tenaglia, mentre la mancata costruzione del secondo piano rende più felice l’ inserimento dell’ edificio nel giardino geometrico antistante e nel più vasto parco, ricco di vegetazione tipica siciliana e di manifatture in terracotta. Il parco è dotato di un antico sistema di raccolta delle acque piovane, fatto di pozzi orizzontali e verticali, che un tempo era in grado di garantirne il fabbisogno idrico.
La Villa per passaggi dotali ed ereditari, dai Di Martino passò ai Chiarandà e da questi, quale dote della marchesa Ida, al figlio Marco Jacona della Motta,alla moglie di questi Mara e quindi agli attuali proprietari, i Cosentino. Questi ultimi, per la memoria storica, hanno scelto di mantenere il nome con cui la villa è conosciuta. Oggi, restaurata e valorizzata nelle sue componenti architettoniche e botaniche, insieme alle altre ville rimaste ed in particolare con il Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane, unico in Sicilia e tra i pochissimi tematici in Italia, testimonia di una lunga epoca di fasti e di opulenza, ma soprattutto di raffinata eleganza, di amore per la natura e di gusto per il buon vivere cortese. L’ antica struttura è immersa in uno splendido e curatissimo parco verde ove maestosi si innalzano pini e palme secolari, mentre gli alberi di agrumi inebriano l’ aria col profumo della zagara. L’elegante e romantico scenario degli ambienti esterni e la raffinatezza delle sale interne si adattano perfettamente all’ atmosfera del ricevimento nuziale. Lo stile e l’accoglienza si fondono in un perfetto connubio con il luogo, assicurando la personalizzazione a tema per ogni tipologia di ricevimento a seconda delle diverse esigenze.
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